Con massoterapia si intende l’insieme delle tecniche di massaggio che vengono applicate sul corpo tenendo conto delle condizioni generali del paziente (sesso, età, problema da trattare e capacità di reazione dell’organismo). La pratica ha origine, come storicamente noto, in India, si è poi successivamente diffusa in Cina paese nel quale è molto praticata e dal quale viene esportata in tutto il mondo attraverso centri specialistici. Una delle branche della massoterapia più antiche, probabilmente la più antica, è il Tuina, da cui hanno avuto origine molte altre pratiche collegate, come l’agopuntura.

Si esegue con una tecnica che attraverso il contatto corporeo, manuale e con manovre precise e sequenziali, attenua dolore e tensione all’apparato muscolare. I movimenti del massaggio vanno eseguiti nella direzione delle fibre muscolari e devono rispettare il senso della circolazione venosa, quindi dalle estremità verso il cuore, e possono essere decisi e rapidi, per un effetto tonificante, oppure lenti e delicati, per un effetto calmante.

Esistono vari tipi di massaggio: antidolore, anticellulite, antistress, estetico, curativo, sportivo, erotico e drenante. Esistono poi specifiche manovre per le donne in gravidanza, per i neonati o per gli anziani.

Tra le varie manovre del massaggio si possono annoverare:

  • Lo sfioramento: è caratterizzato dalla mano che scivola sulla pelle, con una minima pressione (sfioramento vero e proprio) o con pressione più accentuata (sfioramento profondo). Gli effetti dello sfioramento sono: vasodilatazione superficiale, anestesia sulle terminazioni nervose cutanee. Gli effetti dello sfioramento profondo sono: eliminazione delle cellule morte dello stato corneo, stimolazione della corrente venosa (va praticato sempre in direzione del cuore).
  • La frizione a differenza dello sfioramento, la mano non scivola sulla pelle ma vi aderisce facendola scorrere sui piani sottostanti con movimenti circolari o ellittici. Gli effetti della frizione sono: scollamento delle aderenze (posturali o cicatriziali), scioglimento di tutti gli aggregati (cellulite, ematomi, tossine).
  • La percussione, una sequenza di colpi dati con la mano a coppetta, a fendente o con il pugno chiuso; induce un effetto stimolante e tonificante.
  • L’impastamento superficiale, ovvero l’atto di strizzare/comprimere e rilasciare la pelle con il connettivo sottostante, e l’impastamento profondo, che viene eseguito strizzando/comprimendo e rilasciando le masse muscolari. L’effetto principale dell’impastamento (definito cuore periferico) è dovuto alla sua azione di svuotamento/richiamo che consente un’accelerazione nel ricambio dei liquidi del tessuto massaggiato con relativo aumento dell’ossigenazione, nutrimento, pulizia e ricambio cellulare.
  • La vibrazione, ossia una pressione unita ad un movimento oscillatorio. Produce un effetto calmante sulle terminazioni nervose.

Si utilizzano oli o creme appositi per facilitare lo scorrere delle mani sul corpo. Talvolta vengono eseguiti senza alcun mezzo ausiliare, ossia senza unguenti, talora anche attraverso un sottile strato di stoffa.

In occidente si effettua per lo più su appositi lettini, mentre in  oriente è spesso in uso il futon, o materassino a terra, così da sfruttare meglio il peso e le parti del corpo del massaggiatore nell’esecuzione delle “pressioni”. Questa è una tecnica ampiamente utilizzata nel massaggio orientale.

Al fine di garantire un beneficio la durata della seduta non deve essere inferiore a 30 minuti. Molto raramente è superiore alle due ore. Creme apposite ed oli migliorano l’efficacia del trattamento. La seduta viene effettuata in un ambiente con temperatura adeguata per non sentire freddo.